Sembra che il suq dell’antica città imperiale di Fes, Marocco, sia stato sottoposto ad una informale visita da parte di funzionari dell’Unione Europea, inviati da Bruxelles, per verificare quanto le vigenti prescrizioni in materia di mercati all’aperto in Europa siano confacenti a quanto avviene nei Paesi del vicino Nord Africa, con i quali vengono intrattenuti rapporti commerciali. I diligenti funzionari hanno, tra l’altro, rilevato che:
– “volti di leader politici non più considerati amici dell’UE compaiono nella bacheca di un esercizio commerciale non meglio identificabile in quanto a categoria merceologica trattata”.
- “una nota corporation americana potrebbe richiedere indennizzi per l’impropria rappresentazione muraria di noti personaggi della letteratura a fumetti che ricadono sotto la protezione di diritti d’autore in possesso della stessa corporation”.
- “proprietari di esercizi dove si somministrano alimenti sottoposti (e non) a preventiva cottura non indossano i guanti sintetici del tipo prescritto nell’UE secondo la direttiva 2.756 comma ter e segg.”.
- “le operazioni di peso di pennuti et similia, destinati a non sempre provvide massaie, avvengono con strumenti non conformi alle normative UE che prescrivono il controllo trimestrale della esattezza degli strumenti di misura; (direttiva 21.987 comma quater e segg.); e che sono stati notati aggiustamenti fisiologici condizionati da uso improprio di braccia e mani, da parte di addetti alla rilevazione della misura che provocano sollecitazioni extra sul piatto delle bilance”.
- “a dispetto di quanto avviene nei Paesi dell’UE, agli addetti al trasporto delle merci è consentito consumare pasti anche in locali che non siano stati espressamente autorizzati a tale incombenza dalle rispettive autorità sanitarie”.