Non c’è un numero definito per “le divinità” nell’induismo. Esiste tuttavia una sorta di percezione popolare che annovera sino a 33 milioni di Dei (33 crore) nella mitologia. Il numero 33 è basato su un verso del capitolo 3 della Rigveda, e Brihadaranyaka nel quale Upanishad afferma che 11 Dei sono in cielo, 11 in terra e 11 nel mezzo. Un altro verso del Rigveda rivela: “3,339 Dei hanno incarnazioni venerate”. La cifra, esagerata, di 330 milioni nella tradizione popolare viene attribuita a traduzioni errate del testo originale. Un’altra fonte suggerisce che tale numero “deve essere inteso come l’infinito”. Nel Brhadaranyaka Upanishad (1.9.1), il saggio Yajnavalkya viene interrogato su quanti siano gli Dei, egli risponde che sono 303.303. Alla stessa domanda, ripetuta, dice “33”. La terza volta alla stessa domanda risponde, “6”e alla stessa domanda, formulata ancora una volta, risponde “1”. Il numero 33 secondo la Brhadaranyaka Upanishad (1.9.2) consiste di 8 Vasus, 11 Rudras, 12 Adityas, più Indra and Prajapati. Un altro saggio, Yaska, nel suo commento al Rigveda che gli dei sono 3, Agni (sulla terra), Vayu o Indra (nell’aria), e Surya (nel cielo).
