Se la ridono beati Adriaan Raemdonck, gallerista, e Frank Maieu, artista, ambedue belgi, commentando il più recente lavoro di quest’ultimo, esposto alla De Zwarte Panter, al 70-74 della Hoogstraat, la strada più trasgressiva di Anversa, in Belgio. Ambedue non sono nuovi sul mercato dell’arte contemporanea. Adrian, conclusi gli studi all’Accademia locale di Belle Arti, aprì il primo spazio espositivo per giovani artisti in città già nel 1968, e Franck la sua prima mostra la tenne nel 1964, alla locale Kunstkamer, a dodici anni.
Con l’Arte hanno vissuto e con l’Arte ancora si divertono. Frequentano l’ironia con convinzione, e questa personale di Frank lo dimostra.
L’esposizione si intitola De Wachtzaal (La sala d’aspetto). In una decina di pannelli, con una tecnica da figurinaio di presepi, Frank rappresenta il luogo dove siedono i pazienti in attesa di essere ricevuti dal loro psichiatra, il dr Freud, sempre col sigaro nella mano destra. Un tema che l’artista aveva già affrontato nel 1995 nel suo dipinto Au suivant! (Avanti il prossimo!). Due cose accomunano i pazienti: la psicopatia e il mestiere. Sono infatti tutti artisti, tra i più noti del “moderno”.
Accanto a Picasso sono in attesa Calder e Man Ray, Baselitz dipinge a testa in giù e Bacon ostenta, su un occhio offeso, una fetta di pancetta mentre Pollock vomita vernice… Non mancano Beuys né Dalì, Koons e Cicciolina, Magritte e i Cobra, Toulouse-Lautrec e Duchamp… Giacometti si inietta Barolo in vena e dalla parrucca di Warhol fuoriescono dollari… Le intemperanze di Schiele sono raffreddate da una infermiera pompiera… Ai Weiwei raccatta i cocci di un vaso cinese per ricomporli… Non manca neanche la Baker in scarpe rosse… Munch urla… Frieda Kahlo coccola il sogno del comunismo…
Gli altri riconosceteli voi, sono tutti, o quasi, qui sotto! La mostra resterà aperta fino al 3 settembre 2017.