La Sagrestia nuova fu voluta da Papa Leone X per accogliere le spoglie dei suoi congiunti: il fratello Giuliano, duce di Nemours, e il nipote Lorenzo, duce di Urbino. L’impresa venne portata a compimento da Papa Clemente VII. Nel 1520 l’incarico fu affidato a Michelangelo, che vi lavorò fino al suo definitivo trasferimento a Roma nel 1534. Furono Giorgio Vasari e Bernardo Buontalenti, su commissione di Cosimo I, tra il 1555 ed il 1559, a dare l’assetto attuale alla Sagrestia, dove furono collocate anche le spoglie del padre di Leone X, Lorenzo il Magnifico e dello zio Giuliano. La struttura architettonica, di dimensioni analoghe a quelle della Sagrestia Vecchia di Brunelleschi, si caratterizza per un concezione spaziale innovativa. Sono presenti ispirazioni classiche, tra cui il richiamo al Pantheon nella cupola a volta cassettonata.
TOMBA DI GIULIANO DUCA DI NEMOURS
Il duca di Nemours (1478 – 1516), fratello di Leone X viene raffigurato da Michelangelo in veste di capitano con il bastone del comando in mano. Sulle volute del sarcofago si trovano distese le statue del Giorno (destra) e della Notte (sinistra), che ricordano lo scorrere inesorabile del tempo. Il Giorno, nelle vesti di un uomo dalla muscolatura possente, ha il volto incompiuto. La Notte si presenta come una giovane donna addormentata dal corpo levigato e lucente, intriso di luce lunare.
TOMBA DI LORENZO DUCA DI URBINO
La tomba del duca di Urbino (1492-1519), nipote di Leone X. è stata realizzata da Michelangelo nei suoi ultimi anni di permanenza a Firenze tra il 1531 e il 1532. Lorenzo, destinatario del Principe di Machiavelli, è raffigurato pensieroso e il suo temperamento riflessivo è in sintonia con le allegorie del tempo poste ai lati del suo sarcofago. L’ Aurora, pare svegliarsi dal torpore del sonno, mentre il Crepuscolo, abbandonato in una dolorosa inerzia, sembra essere in procinto di assopirsi .
SAN COSMA, MADONNA CON IL BAMBINO, SAN DAMIANO
Sopra il sepolcro che accoglie le spoglie di Lorenzo il Magnifico (morto nel 1492) e di suo fratello Giuliano (ucciso durante la congiura dei Pazzi nel 1478) si trovano tre sculture al centro delle quali è la Madonna col Bambino, opera autografa di Michelangelo del 1521. A sinistra è San Cosma di Giovan Angelo da Montorsoli, a destra San Damiano di Raffaello da Montelupo. Le sculture furono qui collocate dal Vasari nel 1554.