La mostra Marino Marini • Passioni Visive affronta il rapporto tra la scultura di Marino Marini con episodi dell’arte classica, italiana e internazionale. Nonostante la lunga storia espositiva dell’Autore e una vastissima bibliografia, sembra che Marini non sia mai stato adeguatamente studiato in questi termini. Questa mostra si propone di ovviare a questa mancanza e di stabilire il giusto posto che compete allo scultore pistoiese nella storia del Modernismo del ventesimo secolo.
Marino Marini nato nella città toscana di Pistoia nel 1901, si affermò rapidamente come scultore, e già negli anni ’30 il suo lavoro fu incluso nelle principali mostre d’arte nazionali. Grazie a importanti contatti strinse valide relazioni anche al di là delle Alpi. Nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale la sua fama si consolidò, e sue opere furono accolte nei maggiori musei internazionali oltre che in collezioni private di pregio.
In mostra si evidenziano i collegamenti tra la scultura di Marini e l’opera dei maggiori scultori europei di fine Ottocento e Novecento (Rodin, Maillol, Despiau, Lehmbruck, Picasso, Moore) e si indaga sulla riscoperta, la ricezione e la rielaborazione degli antichi modelli scultorei egizi, greci ed etruschi, medievali, rinascimentali, ottocenteschi.