La Cappella degli Scrovegni si trova a Padova e fa parte del complesso dei Musei Civici agli Eremitani. Ospita un ciclo di affreschi realizzato da Giotto tra il 1303 e il 1305, quando il pittore era già un artista affermato per aver realizzato gli importanti dipinti per la Basilica Superiore di S. Francesco, ad Assisi, e quelli della Basilica di S. Giovanni in Laterano a Roma.
Il lavoro fu commissionato all’artista di Vicchio dal banchiere padovano Enrico Scrovegni, come rimedio per i peccati di usura commessi da suo padre, citato anche da Dante nell’Inferno della Commedia.
La Cappella ha una pianta rettangolare e un’unica navata di circa 21 metri per 8. Gli affreschi sono disposti su tre livelli e rappresentano un racconto organizzato per scene: dalla storia di Anna e Gioacchino, genitori della Madonna, fino alla resurrezione di Cristo. La grande raffigurazione del Giudizio Universale chiude il ciclo. In basso, lungo lo zoccolo, Giotto rappresenta le allegorie dei Vizi e delle Virtù, mentre, sulla volta esalta il cielo stellato con uno straordinario azzurro.
Giotto consolida a Padova il suo linguaggio pittorico innovativo, esaltando la fluidità narrativa e dimostrando una grande sensibilità per gli spazi. Rispetto alle piatte figure della tradizione medioevale, accentua finemente la plasticità dei corpi e dei volumi, affina la prospettiva delle architetture e inserisce i personaggi in un limpido paesaggio naturale.
Nel 1881 il comune di Padova acquisisce la Cappella, e promuove diversi interventi conservativi nel corso degli anni; l’ultimo restauro, durato 8 mesi, è terminato nel 2002.