Per me i musei sono come le città: mi piacciono, o non mi piacciono, a prima vista. E a prescindere dalle opere esposte. Gli spazi, le luci, la gente, i luoghi di ristoro, conferiscono loro armonia, o no. Il Rijksmuseum di Amsterdam è tra quelli che mi piacciono. Perché adoro la pittura fiamminga, specie nei grandi formati (Vermeer mi perdoni); perché trovo confacente ai miei gusti il colore (neutro) delle sue pareti; perché ritengo gradevoli la dimensione delle sale; perché l’illuminazione è ben studiata e realizzata; perché ci sono molti divani dove sedersi; perché c’è in giro un pubblico eterogeneo rispettoso degli ambienti e degli altri visitatori; perché c’è una buona caffetteria (e anche il bookshop non è male).
In questo servizio non si dà troppo conto delle opere in collezione, per la conoscenza e la descrizione delle quali si rimanda al sito ufficiale del Museo (www.rijksmuseum.nl/en) si mostrano solo alcuni dettagli di dipinti (e una scultura) cui sono affezionato mentre la maggioranza delle fotografie è dedicata al pubblico che non si sofferma solo dinanzi alla Ronda di Notte ma apprezza anche le tante opere “minori”.