Nel 1881 Gustave Guérin, libraio-editore a Parigi in rue de la Harpe al 26 e al 51, lancia, con enfatica pubblicità, un’opera che non esita a definire monumentale. Si tratta di un’edizione in francese del capolavoro di Milton il Paradiso Perduto. Per il libro Guérin ha ingaggiato grandi nomi: per la traduzione
Chateaubriand; per l’introduzione Lamartine; per le illustrazioni, 27 fuori testo, maestri come Flatters, Melin, Richomme e per le incisioni a bulino, su acciaio, una schiera di artisti di provata eccellenza. Il volume in-folio grande, di cm 35×45, costa, secondo la legatura, da 20 a 60 Franchi nell’edizione normale, e da 96 a 125 in quella per amatori (carta Holland e incisioni su Chine). Infine l’edizione monumentale, unique au monde, con le incisioni su Chine avant la lettre, non rilegata, si vende a 500 Franchi, con l’avviso che il prezzo sarà presto raddoppiato.
Il Paradiso perduto (titolo originale Paradise Lost) è il poema epico in versi di John Milton che tratta del racconto ebraico-cristiano-islamico della tentazione di Adamo ed Eva da parte di Lucifero, e della loro cacciata dal Giardino dell’Eden. Il fine di Milton, espresso nel primo libro, è “svelare all’uomo la Provvidenza eterna” (I, 26) e spiegare il conflitto tra tale Provvidenza eterna e il libero arbitrio. Fu pubblicato per la prima volta nel 1667, in dieci libri. Seguì una seconda edizione, del 1674, divisa questa volta in 12 libri (come l’Eneide di Virgilio) con piccole revisioni nel testo.
Nel XIX secolo, prima e dopo di Flatters &co., artisti del calibro di William Blake (1807) e Gustave Dorè (1885) produssero mirabili illustrazioni per diverse edizioni del poema. Quelle, soprattutto di Jean Jacques Flatters (1776/1845), di seguito proposte al lettore di BARNUM, assecondano il gusto neoclassico del periodo in cui furono realizzate.