Il Bargello, noto anche come Museo Nazionale del Bargello, o Palazzo del Popolo, è un museo d’arte, a Firenze, in Italia. La parola bargello sembra derivare dal tardo latino bargillus col significato di “castello” o “torre fortificata”. Durante il Medioevo, Bargello era il nome dato a un capitano incaricato di mantenere la pace e la giustizia (da qui “Capitano di giustizia”) durante sommosse e tumulti. A Firenze veniva di solito assunto da una altra città, per impedire qualsiasi favoritismo. Il nome Bargello fu esteso all’edificio che era l’ufficio del capitano. Fu anche impiegato come prigione e le esecuzioni avvennero nel cortile fino a quando furono abolite dal Granduca Pietro Leopoldo, nel 1786. Rimase comunque la sede della polizia fiorentina fino al 1859. Il Bargello fu aperto come Museo Nazionale nel 1865, esponendo la più grande collezione italiana di sculture gotiche e rinascimentali (XIV-XVII secolo). Ospita capolavori di Michelangelo, come i suoi Bacco, Tondo Pitti, Bruto. La collezione comprende il David e il San Giorgio di Donatello, il David e la Dama col mazzolino di Verrocchio, il Bacco di Jacopo Sansovino, il Mercurio di Giambologna e molte opere della famiglia Della Robbia. Benvenuto Cellini è rappresentato dal suo busto in bronzo di Cosimo I. Sono parte delle collezioni anche alcune opere del periodo barocco, in particolare il Busto di Costanza Bonarelli del 1636-7 di Gianlorenzo Bernini. Il museo ha anche importanti raccolte di maioliche, tessuti, arazzi, avori, argenti, armature, armi e monete. Presenta anche i progetti, in competizione, de il Sacrificio di Isacco, che furono realizzati da Lorenzo Ghiberti e Filippo Brunelleschi per vincere il concorso per la seconda delle porte del Battistero di Firenze (1401).