GREGORIO SCILTIAN A VILLA BARDINI A FIRENZE

in mostra 112 opere dei Pittori Moderni della Realtà

testo di Giovanna Uzzani • fotografie di Massimo Pacifico

Era il 1923: l’armeno Grigorij Ivanovič Šil´tjan, per noi Gregorio Sciltian, pittore, giungeva dalla lontana Mosca (via Rostov, via Tbilisi in Georgia, via Crimea, via Costantinopoli, via Berlino dove si sposava) finalmente a Roma, prima delle successive tappe a Parigi, a Milano prima di stabilirsi, nell’immediato dopoguerra, a Firenze.

Scriveva della Città eterna: “Erano gli ultimi anni della Roma barocca, dei pomposi cardinali, delle processioni dei frati incappucciati, degli sbirri caravaggeschi che venivano rievocati dai fascisti con berretti ed il fiocco nero, che passeggiavano gagliardi e rumorosi per le strade romane. Si vedevano ancora i carretti dipinti trainati da asinelli condotti dai contadini, che scendevano dai Castelli romani. In Piazza di Spagna c’erano modelli nei costumi pittoreschi della Ciociaria. Erano gli ultimi anni della Roma romantica di Pinelli e di Léopold Robert, la Roma di Gogol, di Alessandro Ivanov e di Overbeck. Si passeggiava ancora in carrozzella, le osterie rigurgitavano di gente che assaggiava i vini dei Castelli.

E’ nella Firenze dei bombardamenti alleati, che Sciltian incontra i fratelli Bueno, Pietro Annigoni e partecipa alle ricerche dei Pittori Moderni della Realtà, giungendo ad un caravaggismo potentemente chiaroscurato, tragicomico, rocambolesco, bizzarro e spregiudicatissimo, fondato sul saccheggio dei repertori italiano, fiammingo, tedesco del Rinascimento, negli stessi anni in cui si affaccia il linguaggio neorealista nel cinema e nelle arti visive.

Quel clima di piccante e amara ironia mette in scena oggi la mostra antologica di Villa Bardini, a Firenze, dedicata al pittore armeno, con i suoi personaggi, che paiono usciti da un film di Antonioni o Rossellini; come nelle le figure gigantesche di Roma città aperta o di Riso amaro; come nelle riprese indimenticabili di Mamma Roma di Pasolini.

Villa Bardini • costa San Giorgio 2, Firenze • 0552638599 • fino al 6 settembre 2015

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