Martin Maleschka, architetto poco più che trentenne, laureato all’Università del Brandeburgo e con esperienze maturate in importanti studi come quello di O.M.A./Rem Koolhaas di Rotterdam, è fotografo per passione. E per non smentire la sua formazione culturale fotografa architetture. Quelle della ex Germania Democratica, dove è nato, e dove vive: a Cottbus (città che ospita uno tra i più interessanti teatri art deco d’Europa).
Genius Loci di Eisenhuettenstadt, esperimento modello dell’urbanistica germansocialista sul confine polacco (divenuta in seguito alla riunificazione la più giovane città tedesca) ha concentrato il suo sguardo e l’obiettivo della sua piccola digitale sui cementi, le decorazioni e gli arredi urbani di un mondo concepito per durare a lungo e che invece ha vissuto una sola, deludente sul piano politico, stagione.
Luci e linee, vuoti e cromie nelle fotografie di Martin, mai banali, sono frutto di un esercizio della mente e di scelte consapevoli da (già) esperto collezionista d’immagini. (MP)