I brahmani (sanscr. brāhmaṇá-) costituiscono la prima fra le caste dell’India, quella dei sacerdoti, che fin dal periodo vedico appaiono come i detentori della scienza sacrificale, mezzo per piegare gli dei al volere dell’uomo: dal che nacque l’idea di qualche cosa di superumano insito nei sacerdoti, che si dissero, e furono creduti, dei tra gli uomini e superiori perfino agli stessi dei. I Brahmani esercitarono in ogni tempo un’influenza straordinaria su tutta la vita indiana, avendo fatto proprio monopolio della religione e dell’istruzione: ancor oggi, la loro partecipazione è necessaria per tutte le cerimonie di carattere sociale, donde il loro numero assai ragguardevole, circa 15.000.000. In teoria, la loro occupazione avrebbe dovuto e dovrebbe esser solo lo studio dei libri sacri e il sacerdozio; ma nel fatto essi esercitarono, fin dai tempi più antichi, quasi ogni professione che non fosse in netto contrasto con le prescrizioni di purità della casta. Si suddividono in gran numero di sottocaste, a seconda delle particolari norme sacrali a cui ogni gruppo si sente legato.