Quando gli Stati Uniti dichiararono guerra agli imperi centrali, il 6 aprile 1917, non avevano alcuna esperienza aeronautica, nonostante l’aeroplano dei fratelli Wright avesse volato per la prima volta già nel 1903. Del resto l’aeronautica militare per come la conosciamo oggi, non era ancora nata nemmeno in Italia, dove, dalla fine dell’Ottocento, esisteva soltanto un Servizio Aeronautico ancora basato sugli aerostati, poi trasformato in Battaglione e in seguito in Reggimento. Fu durante la Prima Guerra Mondiale che l’aeroplano ebbe di fatto i primi riconoscimenti come veicolo e come arma determinante per l’osservazione e per il bombardamento del nemico. Fra i mezzi dell’epoca il più noto era il bombardiere trimotore Caproni Ca.3, di fatto il più grande aereo fino ad allora costruito. Gli Stati Uniti inviarono loro uomini sia in Inghilterra che in Francia e in Italia per apprendere a pilotare aeroplani. I 400 cadetti che giunsero a Foggia il 28 settembre del 1917 furono accolti al Campo Sud, un’ottima struttura, probabilmente la migliore scuola di volo in Europa. E in sei mesi impararono a volare. Molti di loro completarono i due livelli di brevetto allora previsti; alcune decine finirono al fronte per aiutare gli italiani negli ultimi giorni della guerra; due caddero in missione: James C. Bahl e DeWitt C. Coleman. Erano giovani usciti dalle migliori università americane, arruolatisi per scoprire il fascino del mezzo aereo, e tutti erano in Italia per la prima volta. Della loro intensa esperienza, seppur ai margini della ben più nota e più tragica guerra di trincea, ci hanno lasciato fotografie e testimonianze ricchissime e uniche per informazioni e dettagli, sia dei mezzi aerei che dell’addestramento, come della vita di caserma, ma anche della stessa Italia di inizio Novecento che loro impararono a conoscere di persona. I diari personali di quei giovani, e le lettere che quotidianamente scrivevano a casa, sono state raccolte da Jack B. Hilliard (già curatore del Museo USAF di Dayton, Ohio), e da Edward D. Lewis, figlio di George, uno dei piloti brevettati a Foggia.
Il contingente americano a Foggia ebbe fra gli ufficiali in comando anche il capitano Fiorello LaGuardia, già all’epoca membro del Congresso, che diverrà in seguito il popolarissimo sindaco di New York cui è dedicato l’aeroporto sito nella contea di Queens.
La casa editrice LOGISMA, www.logisma.it specializzata in pubblicazioni sulla storia dell’aviazione è tra gli organizzatori della mostra ITALIAN WINGS FOR AMERICAN EAGLES a Roma, presso il Centro Studi Americani, via Michelangelo Caetani, 32, dal 28 settembre per due mesi. Ha edito, a riguardo, questi volumi: