Enzo Mari è uno dei vecchi “Signori del Design” ancora vegeto e produttivo, uno dei grandi maestri che hanno contribuito a delineare la filosofia del vivere contemporaneo. Da un più di decennio porta avanti una critica serrata nei confronti del degrado consumistico legato al mondo del design, teorizzato nel suo “Manifesto di Barcellona” del 1999. Con orgoglio si definisce un costruttore di giocattoli, infatti per Enzo Mari realizzare giocattoli costituisce il valore più alto che può esprimere la società. La sua massima aspirazione è quella di costruire “giocattoli giusti” che siano un valore di riferimento per tutti. Il suo grande rammarico è la coscienza di essere circondato da “brutta merce”. Per Lui la storia del design è stata fatta da una decina di nomi del Bauhaus e da un’altra decina negli anni 60 (fra cui figura lui stesso, ma non lo dice). Che non abbia perso lo smalto lo dimostra la recente straordinaria collezione di mobili disegnata insieme ad Antonio Citterio per la Maison Hermès.
Si respira l’odore della storia nelle stanze che si dipanano ai lati di un lungo corridoio nello studio milanese di Enzo Mari. Uno degli ultimi grandi maestri del design italiano che lavora ancora col pensiero e con le mani in un grande appartamento, che è il suo tempio creativo, condiviso da pochi privilegiati collaboratori.