Denis Santachiara, il più atipico tra i grandi designer italiani. Artista di fama, è presente con le sue opere nelle più grandi sedi dell’arte contemporanea, dal Moma di New York al Pompidou di Parigi. Alla tecnologia del progetto unisce sempre una componente onirica che caratterizza tutte le sue creazioni. Non vuole essere chiamato architetto. “Non lo sono, anche se operando nel design spesso mi chiamano così…”. Nel settore è conosciuto come il teorico della “neomerce”. E’stato tra i primi a progettare oggetti utili e tecnologici e nel contempo ironici e poetici. Santachiara, da vero outsider, si definisce uno studioso, un operaio e un creatore di prototipi:“Io non sono un designer, sono un prestigiatore. Nei miei lavori cerco il sogno e la magia, perché per me anche un sogno deve avere una causa tecnica”.
Santachiara lavora in uno studio essenziale e rigoroso, nascosto in un cortile della vecchia Milano, sul Naviglio Pavese. Chi conosce i suoi progetti si aspetta di scorgere qualche segno in più delle opere che stazionano nei più grandi musei del mondo, ma qui trova solo il futuro, perché lui, è sempre proiettato in avanti.