SOGNI CON LE ALI

Le eteree signorine di Daria Petrilli

Si fa presto a innamorarsi delle signorine di Daria Petrilli. Sono surreali, eteree, irraggiungibili. Sfoggiano acconciature del Novecento e abiti da tempo perduto. Sognano, distese su petali accoglienti. Tengono spesso gli occhi bassi. Hanno dita affusolate alla maniera del Bronzino. Se ti guardano sembrano implorare complicità. Sennò evitano il confronto. Come i putti di Raffaello hanno dimestichezza con docili pennuti: “I volatili – spiega l’autrice – sembrano comunicare un senso di inquietudine primordiale, perciò sono spesso presenti nelle mie tavole”. Così flamingo e pappagalli, pettirossi e uccelli che, se non son degni del paradiso, almeno valgono il purgatorio, oche in stormi, alcioni impettiti, paiono essere in grado di sublimare i limiti che la tecnica impone all’immaginario dell’autrice. “È tutto digitale: rimaneggio fotografie con interventi di pittura, sempre digitale… un tripudio di Photoshop. Avrei potuto usare anche strumenti tradizionali, ma queste illustrazioni sono nate come un divertimento personale e le ho realizzate senza i veti di una committenza e nel modo più veloce possibile. Spero di produrne ancora se non verrò troppo spesso interrotta da quello che c’è al di fuori dello schermo di un Mac!”.

Coraggio, Daria, a BARNUM ne aspettiamo altre.

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