CHANDIGARH

la capitale degli stati indiani del Punjab e dell’Haryana progettata da Le Corbusier

fotografie di Massimo Pacifico


Nell’elenco pubblicato dal New York Times “52 Posti da Visitare (Places to Go)” per il 2018 è inserita solo una città indiana: Chandigarh. Descritta come una “città verde e una mecca per gli amanti dell’architettura”, la capitale degli stati settentrionali del Punjab e dell’Haryana è raccomandata per il suo Complesso Amministrativo (Capitol Complex) progettato da Le Corbusier, ora patrimonio mondiale dell’UNESCO. Chandigarh è fuori dalle rotte turistiche tradizionali, nonostante la sua storia e il patrimonio architettonico la rendano una delle città più interessanti dell’India moderna. Commissionata, negli anni successivi all’indipendenza, dal primo ministro del Paese, Jawaharlal Nehru, Chandigarh è stata la prima città pianificata dell’India: un segno dei tempi a venire. L’iconico architetto svizzero-francese Charles-Édouard Jeanneret, noto come Le Corbusier, accettò di studiare il piano generale per la città nel 1950 e lo realizzò, partendo da zero, nel decennio successivo, edificando i palazzi governativi in ​​stile “brutalista”, e allestendo una rete regolare di strade e molti spazi verdi.

Chandigarh attualmente è una delle città più pulite dell’India del nord, e si distingue dal consueto caos urbano che caratterizza altre capitali del Paese. I suoi edifici storici, trascurati nel corso degli anni, avrebbero però bisogno di idonei interventi di restauro. Anche l’aumento della popolazione sta diventando un problema perchè un’area urbana progettata per 500.000 persone ne ospita ora più di un milione.


 

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