LA FINE DEL MONDO A PRATO
opere di 50 artisti internazionali in mostra sino al 19 marzo 2017
fotografie di Massimo Pacifico
Il Nuovo Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato ha riaperto il 16 ottobre 2016, dopo il completamento dell’ampliamento della sua da parte dell’architetto olandese Maurice Nio, e la riqualificazione dell’edificio originario di Italo Gamberini.
Per la riapertura, il Centro Pecci ospita la mostra “LA FINE DEL MONDO” a cura del direttore Fabio Cavallucci.
LA FINE DEL MONDO con opere dalla natura più diversa, spesso da attraversare fisicamente, in una scansione di spazi e suoni che si succedono, trascina in un movimento continuo, una sorta di loop, di eterno ritorno che ritmicamente allontana e riavvicina al presente.
Lungo il percorso espositivo tutte le espressioni e i linguaggi artistici sono interconnessi. La musica, il teatro, il cinema, l’architettura e la danza si amalgamano come momenti integrati e coinvolgenti.
Robert Kusmirowski: Quarantine, 2016
Henrique Oliveira: Transarquitectonica, 2014.
Giovanna Amoroso & Istvan Zimmermann: Australopithecines, 2016.
Thomas Hirschhorn: Break-Throught (two). 2016.
Jimmie Durham: Petrified Forest, 2003.
Hiroshi Sugimoto: Seascapes Series, Baltic Sea, 1994.
Olafur Eljasson: The Domadalur Daylight Serie (Nort), 2006.
Andy Warhol: Sunset screen prints, 1972.
Mineral Collection (Adalberto Giazotto).
Mineral Collection (Adalberto Giazotto).
Marcel Duchamp, Umberto Boccioni, Lucio Fontana
Francis Bacon: Studio per Ritratto, 1951.
Tadeusz Kantor: Children at their Desk from The Dead Class, 1975
Tadeusz Kantor: Children at their Desk from The Dead Class, 1975.
Marlene Dumas: Female, 1992-1993.
Tadeusz Kantor: Children at their Desk from The Dead Class, 1975
Arash Hanaei: To a Passerby, 2016
Babi Badalov: Geopolitical Poetry, 2016.
Volodymyr Kutnetsov: Cultivation, 2016.
Cal Guo-Qiang: Head On, 2009.
Cal Guo-Qiang: Head On, 2009.
Cal Guo-Qiang: Head On, 2009.
Giovanna Amoroso & Istvan Zimmermann: Australopithecines, 2016.
Giovanna Amoroso & Istvan Zimmermann: Australopithecines, 2016.